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Old Rock City Orchestra - BACK TO EARTH out on 30th April, 2015!

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Old Rock City Orchestra - BACK TO EARTH out on 30th April, 2015!




https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hph...127815098_o.jpg


"Back to Earth", il nuovo album degli Old Rock City Orchestra, uscirà il 30 aprile. Questo disco non è solo musica, le immagini e le illustrazioni rappresentano una vera e propria guida all'ascolto e alla comprensione del "concept".
Ed è per questo che, oltre al misterioso autore che si cela dietro la realizzazione della grafica, ringraziamo di cuore Eleonora per le magnifiche foto e il prezioso aiuto! — con Raffaele Spanetta, Giacomo Cocchiara, Eleonora Mocetti, Cinzia Catalucci e Michele Mike Capriolo


https://www.facebook.com/oldrockcityorches...?type=1&theater
 
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OLD ROCK CITY ORCHESTRA: in arrivo il nuovo "Back to Earth"




Dopo Once Upon A Time, pubblicato nel 2012 sempre su M. P. & Records, nasce Back to Earth, il secondo lavoro degli Old Rock City Orchestra, già protagonisti nel 2013 di un tour che ha toccato Inghilterra, Francia, Belgio, Olanda e Bulgaria. Dopo l’esperienza europea la band torna in studio di registrazione per dar vita a un concept album, pubblicato per la stessa M. P. & Records.
Back to Earth racchiude in sé diversi significati, alcuni più espliciti, altri meno evidenti, fino ad arrivare a riflessioni nascoste, per così dire “esoteriche”.
Un uomo senza tratti, che come una pedina è costretto a muoversi su una scacchiera, seguendo le regole di un ambiente decadente e privo di sensazioni, osserva immobile il trascorrere inesorabile del tempo, affronta la sua esistenza passivamente, malinconico e nostalgico. E proprio quando le forze della mente sembravano abbandonarlo, un moto vitale interiore spinge l’uomo senza tratti a intraprendere un viaggio nei meandri di questo mondo a scacchi e contemporaneamente nei più reconditi angoli della sua psiche. Superando ogni difficoltà, si lascerà alle spalle la scacchiera e oltrepasserà il cancello “Back to Earth”, facendo così ingresso in un limbo dal sapore antico. Ad attenderlo all’orizzonte la visione di un pianeta, il Pianeta Terra, il suo mondo ritrovato.
Dieci brani originali (eseguiti in anteprima nel 2014 in occasione dell’opening act per Bernardo Lanzetti, voce storica del progressive rock italiano e internazionale) compongono il disco, registrato in Italia e masterizzato in Bulgaria.
Back to Earth, un viaggio introspettivo, al contempo reale e surreale, alla (ri)scoperta del proprio io originario e del Mondo-Natura.

Tracklist:
1- When you pick an apple from the tree 4:14
2- Feelin' alive 4:08
3- Rain on a sunny day 2:09
4- Mr Shadow 3:45
5- Melissa 2:54
6- Lady Viper 2:38
7- My love 3:01
8- Tonight tomorrow and forever 3:02
9- Why life 3:52
10- Back to Earth 9:17

OLD ROCK CITY ORCHESTRA

Back To Earth
CD - Cod.: MPRCD071
Label: M.P. & Records - Data di uscita: 30 Aprile 2015


http://www.metalwave.it/news-leggi.php?id=...o-back-to-earth
 
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Old Rock City Orchestra, il 30 aprile esce ''Back to Earth'' - See more at:


www.metalloitaliano.it/articoli/new...h.PTua10Lm.dpuf



www.metalloitaliano.it/thumbnail.ph...size=490&axis=w

Dopo Once Upon A Time, pubblicato nel 2012 sempre su M. P. & Records, nasce Back to Earth, il secondo lavoro degli Old Rock City Orchestra, già protagonisti nel 2013 di un tour che ha toccato Inghilterra, Francia, Belgio, Olanda e Bulgaria. Dopo l'esperienza europea la band torna in studio di registrazione per dar vita a un concept album, pubblicato per la stessa M. P. & Records. Back to Earth racchiude in sé diversi significati, alcuni più espliciti, altri meno evidenti, fino ad arrivare a riflessioni nascoste, per così dire ''esoteriche''. Il concept dell'album viene descritto come: ''Un uomo senza tratti, che come una pedina è costretto a muoversi su una scacchiera, seguendo le regole di un ambiente decadente e privo di sensazioni, osserva immobile il trascorrere inesorabile del tempo, affronta la sua esistenza passivamente, malinconico e nostalgico. E proprio quando le forze della mente sembravano abbandonarlo, un moto vitale interiore spinge l'uomo senza tratti a intraprendere un viaggio nei meandri di questo mondo a scacchi e contemporaneamente nei più reconditi angoli della sua psiche. Superando ogni difficoltà, si lascerà alle spalle la scacchiera e oltrepasserà il cancello ''Back to Earth'', facendo così ingresso in un limbo dal sapore antico. Ad attenderlo all'orizzonte la visione di un pianeta, il Pianeta Terra, il suo mondo ritrovato.'' Dieci brani originali (eseguiti in anteprima nel 2014 in occasione dell'opening act per Bernardo Lanzetti, voce storica del progressive rock italiano e internazionale) compongono il disco, registrato in Italia e masterizzato in Bulgaria. ''Back to Earth'', un viaggio introspettivo, al contempo reale e surreale, alla (ri) scoperta del proprio io originario e del Mondo-Natura. Tracklist: 01. When you pick an apple from the tree 02. Feelin' alive 03. Rain on a sunny day 04. Mr Shadow 05. Melissa 06. Lady Viper 07. My love 08. Tonight tomorrow and forever 09. Why life 10. Back to Earth - See more at: www.metalloitaliano.it/articoli/new...h.PTua10Lm.dpuf

www.metalloitaliano.it/thumbnail.ph...size=490&axis=w

www.metalloitaliano.it/articoli/news.php?id=3007

Edited by alida - 15/5/2015, 17:36
 
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Presentazione di “Back to Earth”, nuovo album degli Old Rock City Orchestra




http://www.hamelinprog.com/wp-content/uplo...HamelinProg.jpg

Dopo “Once Upon A Time”, pubblicato nel 2012 per l’etichetta indipendente M. P. & Records, con l’esigenza di trovare una ben precisa identità musicale e il bisogno di mettere a fuoco quelle idee che spontaneamente erano entrate a far parte del disco d’esordio, nasce “Back to Earth”, il secondo lavoro degli Old Rock City Orchestra, un viaggio introspettivo, al contempo reale e surreale, alla (ri)scoperta del proprio io originario e del Mondo-Natura del quale l’individuo è parte (e non dominatore) e nel quale vive spesso inconsapevolmente.

L’album racchiude in sé diversi significati, alcuni più espliciti, altri meno evidenti, fino ad arrivare a riflessioni nascoste, per così dire “esoteriche”.

Dieci brani, dieci singole canzoni, che fanno però parte di un concetto unico e organico.

Il disco inizia con un brano semi-strumentale dal titolo “When you pick an apple from the tree”. La caduta dell’uomo, colpevole di desiderare la conoscenza del bene e del male (una tentazione quella del desiderio in sé connaturata) e la sua vulnerabilità, che coincide con la possibilità della morte, rendono la stessa esistenza umana fragile e bisognosa di un equilibrio di senso, o quantomeno di significato.

Il timore di non essere assolutamente morale e razionale, condizioni apparentemente necessarie per affrontare questa sua esistenza finita, porta l’essere umano alla creazione di strutture e sovrastrutture, istituzioni reali e mentali, dove tutto ha un ordine preciso, un mondo spesso avulso all’ambiente naturale, come se l’individuo vivesse distaccato da qualsiasi tipo di istintualità e naturalità, lontano dalla propria natura sociale di essere vivente.

“Feelin’ Alive” è il brano che riassume i vissuti dell’intero racconto, è il vero preambolo che descrive il ricordo del viaggio del protagonista, il percorso mentale che lo porterà alla riscoperta della vita.

”Rain on a sunny day”. Tutto accade in una giornata di sole, dove all’improvviso irrompe una metaforica tempesta che destabilizza l’equilibrio già precario dell’esistenza del nostro personaggio. Da quel momento in poi solo “Mr Shadow”, il signore oscuro, l’oblio, accompagnerà la vita dell’uomo senza tratti, sprofondato in una dimensione di totale disperazione e senso di morte.

“Melissa”, ispirata da un fatto reale di cronaca, è la “novella inserita” del disco, il racconto di una scomparsa prematura ad opera dell’insensatezza umana, che ribadisce il clima di totale disorientamento e non senso nel quale vive ormai il protagonista.

Inizia così la storia dell’uomo senza tratti e senza speranze, alienato nel suo solipsismo. Come una pedina, costretto a muoversi su una scacchiera, seguendo le regole di questo ambiente decadente e privo di sensazioni, egli, osservatore immobile del trascorrere inesorabile del tempo, affronta la sua esistenza passivamente, malinconico e nostalgico di un passato che non ha mai vissuto. Le proprie difficoltà esistenziali accrescono sempre più.

La prima parte del disco sembra terminare là dove era cominciata. Di nuovo viene riproposta l’immagine della tentazione. “Lady Viper” è la “donna vipera”, perché in grado di avvelenare e stordire la moralità dell’essere umano. La canzone è incentrata sul rapporto tra il tentare e l’essere tentati. Cedere o meno alla tentazione? Rinunciare anche solo per un instante alla moralità o preservare l’assoluto rigore? E se fosse necessaria una mediazione tra i due estremi? È proprio nel gioco diabolico della tentazione che forse risiede il segreto della stabilità dinamica. Le interpretazioni di questo brano sono molteplici e tutte da scoprire.

Ad ogni modo la consapevolezza di sé sta crescendo nel nostro personaggio. Proprio quando sembrava ormai sopraggiungere la fine, quando le forze della mente sembravano abbandonarlo, un moto vitale interiore spinge l’uomo senza tratti a intraprendere un viaggio nei meandri di questo mondo a scacchi e contemporaneamente nei più reconditi angoli della sua psiche. Giorno dopo giorno, notte dopo notte, egli riscopre la propria natura di essere umano, un individuo sì razionale, ma al tempo stesso bisognoso della propria corporeità, bisognoso di ripristinare un contatto tra sé e la propria connaturata istintività, tra la personale attività pensante e ciò che la trascende, il recupero dell’“altro”, del mondo esterno, lo specchio del proprio io.

Dopo aver preso in considerazione il fatto che “la virtù” possa risiedere “al centro”, un centro non statico, bensì continuamente dinamico, e che il percorso da compiere è inevitabilmente mortale, ma al tempo stesso valevole di essere vissuto, è la volta della riscoperta dell’amore come via del senso, come faro guida del proprio esistere. Amore inteso come Eros, come linfa vitale, come relazione tra l’io e l’alterità, come propulsione naturale, certamente non eterna in termini di temporalità, ma infinita dal punto di vista della percezione; uno stato emozionale a volte non facile da riconoscere e apprezzare, ma indispensabile per un’esistenza attiva. Questo è il tema dei brani “My love” e “Tonight, tomorrow and forever”.

“Why Life” rappresenta invece la riflessione sulla fugacità della vita in sé, mancante di senso se vissuta in una solitudine priva di socialità e condivisione. Obbligato a vivere e quindi condannato alla morte, il protagonista non si interroga più sul perché del viaggio, domanda alla quale nessuno potrà dare lui risposta oggettiva, una risposta la cui ricerca potrebbe condurre a quei sentimenti di dolore e disperazione che hanno già segnato il nostro personaggio. La sua attenzione ricade ora sul come affrontare questo viaggio. Forse non è ancora del tutto chiaro il suo atteggiamento nei confronti dell’esistenza, le difficoltà di questo “ritorno in sé stesso” sono evidenti: il dualismo tra bene e male, tra razionalità e istinto, sono sempre vivi in lui, ma il fine ultimo di questo viaggio introspettivo e allo stesso tempo concreto e surreale non sta nell’eliminazione dei due opposti, ma in un equilibrio dinamico tra i due poli, una convivenza armonica tra questi estremi che non risultano più essere in opposizione, bensì in una relazione organica e tra loro complementari.

La consapevolezza di una necessaria complementarietà tra passione e ragione per una buona riuscita del percorso e l’importanza del contesto naturale e sociale, il mondo circostante originario che da sempre ospita l’uomo e la sua esistenza, sono le due conquiste che trascinano fuori dall’oblio il protagonista del ritorno alla Terra.

E così, abbandonato il suo status di alieno e riconquistato sé stesso, l’uomo senza tratti è pronto a far ritorno sul quel pianeta che rappresenta “il mondo della vita”. Nell’ultima scena di questo album, ritratta in copertina, il protagonista, lasciatosi alle spalle la scacchiera, oltrepassa il cancello “Back to Earth” e fa il suo ingresso in un “limbo”, un mondo antico ormai segnato dal tempo, ma ancora esistente, e all’orizzonte lo attende la visione di un pianeta, il Pianeta Terra, il suo mondo ritrovato.

Ma il percorso non è ancora terminato, il personaggio non è giunto a un punto di arrivo. Tutto questo non è che l’inizio di un altro lungo viaggio.

Old Rock City Orchestra, aprile 2015

Video


http://www.hamelinprog.com/presentazione-d...city-orchestra/
 
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ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!, p.23 con gli OLD ROCK CITY ORCHESTRA





8 maggio 2015Kappa
PUNTATA 23 del 5 maggio ‘15
in studio Andrea Kappa Caponeri con gli Old Rock City Orchestra

E’ sempre un piacere ospitare in studio gli Old Rock City Orchestra che già battezzammo all’epoca del loro primo album (potete recuperare la puntata qui: https://arrivanoglisprassolati.wordpress.c...city-orchestra/): sono ragazzi in gamba e soprattutto musicisti di gran levatura (con alle spalle già diversi live in giro per L’Europa), con le idee ben chiare nel perseguire una loro idea di musica che, fuori dall’ossessione del contemporaneo, guarda con occhi voraci al grande patrimonio della storia del rock, specialmente quella inclinata sul versante scosceso molto Seventies che va dall’hard rock al progressive, dal funky alla ballata psichedelica.

Ci hanno portato, caldo caldo, il loro secondo LP, “Back to hearth” che conferma e rilancia quanto di buono avevamo già notato all’esordio. Averli ospiti è stata però anche una bella occasione per spaziare un po’ nel tempo e nei generi, divagando amabilmente dai New Trolls agli Area secondo EELST, da Tito Schipa Jr, (tra l’altro, nostro ospite telefonico la prossima settimana) ai Pooh, per arrivare a Maurizio Arcieri (che scippa astutamente i Troggs).

http://www.radiorvietoweb.it/wp-content/up...ROW-547x400.jpg

Gli Old Rock City Orchestra nei nostri studi con il conduttore. Gli si legge negli occhi lo sguardo convinto di chi pensa erroneamente che la maglietta lo vesta bene.

Come si diceva all’epoca, una puntata allucinante.

SCARICA:

http://www.mediafire.com/listen/5mxm230z9j...y+Orchestra.mp3

SCALETTA:

CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (sigla iniziale)

MY LOVE- Old Rock City Orchestra (Rubrica “Gradische le dische”)

HOMMAGE A VIOLETTE NOZIERES- Elio & le Storie Tese (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”, dagli Area)

RAIN IN A SUNNY DAY- Old Rock City Orchestra (Rubrica “Gradische le dische”)

PRIMO TEMPO. ALLEGRO- New Trolls

UCCIDETEMI- Tito Schipa Jr.

WHY LIFE- Old Rock City Orchestra (Rubrica “Gradische le dische”)

IL GRIGIO DELLA MENTE- Maurizio Arcieri (Rubrica “Cover the rainbow”, cover non accreditata dai Troggs)

L’ULTIMA NOTTE DI CACCIA- Pooh

LADY VIPER- Old Rock City Orchestra (Rubrica “Gradische le dische”)
ARRIVANO GLI SPRASSOLATI!


qui si può sentire la puntata: http://www.radiorvietoweb.it/arrivano-gli-...city-orchestra/
 
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L'intero album ascoltabile in streaming!!!
Listen to Old Rock City Orchestra's Back to Earth on progstreaming




http://www.progstreaming.com/_wb/pages/pla...-+Back+To+Earth
 
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www.youtube.com/watch?v=CpKFCQRnMB0




Old Rock City Orchestra @ Open air - Orvieto, Italy
OK

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Fri June 12, 2015 - 10:00 PM
Old Rock City Orchestra
Orvieto, Italy, 2015
"L'importante è finire" by ROW
withHuman Progression Machine
Open air
Orvieto, Italy

http://www.bandsintown.com/event/9924610?a...a&came_from=127



Old Rock City Orchestra @ Antica Birreria Wührer - Brescia, Italy
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Thu June 18, 2015 - 10:00 PM
Old Rock City Orchestra
Brescia, Italy, 2015
Antica Birreria Wührer
Viale della Bornata 46
Brescia, Italy

http://www.bandsintown.com/event/9924628?a...a&came_from=127
 
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Rocktrip#55 Special: OLD ROCK CITY ORCHESTRA - Live@WhiteRadio




Lunedi 1 giugno ore 22, dagli studi di whiteradio.it, puntata speciale di Rocktrip in compagnia degli OLD ROCK CITY ORCHESTRA, band hard prog di stanza ad Orvieto.
Gli Old Rock saranno nostri ospiti in radio per presentare il loro nuovo album BACK TO EARTH, da poco uscito per la Mp&Records/GTMusic e che segue di circa 2 anni "Once upon a time", il loro debutto discografico molto apprezzato da critica e pubblico per le sue gradevoli venature hard psych/prog.
All'interno della puntata gli Old Rock saranno protagonisti di un live set acustico.
Non mancate dunque l'appuntamento con Rocktrip#55 Special OLD ROCK CITY ORCHESTRA - Live @WhiteRadio, lunedi 1 giugno ore 22 su www.whiteradio.it
Conducono Cosimo e Samuele.

www.whiteradio.it

Stay Rock \m/

Per saperne di più sugli Old Rock City Orchestra:
www.oldrockcityorchestra.com/
www.facebook.com/oldrockcityorchestra
www.reverbnation.com/oldrockcityorchestra
www.gtmusic.it/index.php?id_product=2443&controller=product


www.facebook.com/events/829467843809408/


Prime date di giugno!

Old Rock City Orchestra - Forthcoming Gigs

01.06.2015 - Acoustic live at White Radio - Rocktrip (Prato)
12.06.2015 - L'importante è finire - Radiorvietoweb (Orvieto)
17.06.2015 - Showcase at BluRadioVeneto (Padova)
18.06.2015 - Antica Birreria Wuhrer (Brescia)

Keep on rocking!



Reviews - Old Rock City Orchestra

:: Old Rock City Orchestra - Back to Earth - (M. P. & Records - 2015)




“Un uomo senza tratti, che come una pedina è costretto a muoversi su una scacchiera, seguendo le regole di un ambiente decadente e privo di sensazioni, osserva immobile il trascorrere inesorabile del tempo, affronta la sua esistenza passivamente, malinconico e nostalgico. E proprio quando le forze della mente sembravano abbandonarlo, un moto vitale interiore spinge l’uomo senza tratti a intraprendere un viaggio nei meandri di questo mondo a scacchi e contemporaneamente nei più reconditi angoli della sua psiche. Superando ogni difficoltà, si lascerà alle spalle la scacchiera e oltrepasserà il cancello “Back to Earth”, facendo così ingresso in un limbo dal sapore antico. Ad attenderlo all’orizzonte la visione di un pianeta, il Pianeta Terra, il suo mondo ritrovato”. Così viene presentato il nuovo disco “Back To Earth” degli italiani Old Rock City Orchestra, giunto dopo il precedente “Once Upon A Time” (del 2012) e un tour europeo! Il disco è composto da dieci brani, registrato in Italia e masterizzato in Bulgaria; ma adesso parliamo dei brani… dopo l’introduzione (“When You Pick An Apple From The Tree”) che ricorda una nenia, si passa subito a “Feelin’ Alive” dove emergono le sonorità progressive, evidenziate dalla voce di Cinzia Catalucci. Ebbene sì, un’altra band progressive con la voce femminile; dopo il bellissimo disco dei Quanah Parker, ci ritroviamo con un altro buon lavoro di progressive rock italiano con voce femminile. “Melissa” è più delicata, ed è cantata da Raffaele Spanetta, per poi passare a “Lady Viper”, caratterizzata dalla presenza di più voci… In armonia con la natura, consiglio l’ascolto di “Back To Earth”, lavoro interessante e (appunto) armonioso. Non c’è che dire: il 2015 mi sta regalando ottimi dischi progressive rock, tutti made in Italy!
Voto: 7,5/10
Giovanni Clemente

Contact
www.oldrockcityorchestra.com

http://www.rawandwild.com/review/review.ph...+City+Orchestra
 
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marianna*
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che bella presentazione del disco ,

bravi ..

complimenti x i progressi :kdx4dk.jpg:

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Reviews - Old Rock City Orchestra




:: Old Rock City Orchestra - Back to Earth - (M. P. & Records - 2015)


“Un uomo senza tratti, che come una pedina è costretto a muoversi su una scacchiera, seguendo le regole di un ambiente decadente e privo di sensazioni, osserva immobile il trascorrere inesorabile del tempo, affronta la sua esistenza passivamente, malinconico e nostalgico. E proprio quando le forze della mente sembravano abbandonarlo, un moto vitale interiore spinge l’uomo senza tratti a intraprendere un viaggio nei meandri di questo mondo a scacchi e contemporaneamente nei più reconditi angoli della sua psiche. Superando ogni difficoltà, si lascerà alle spalle la scacchiera e oltrepasserà il cancello “Back to Earth”, facendo così ingresso in un limbo dal sapore antico. Ad attenderlo all’orizzonte la visione di un pianeta, il Pianeta Terra, il suo mondo ritrovato”. Così viene presentato il nuovo disco “Back To Earth” degli italiani Old Rock City Orchestra, giunto dopo il precedente “Once Upon A Time” (del 2012) e un tour europeo! Il disco è composto da dieci brani, registrato in Italia e masterizzato in Bulgaria; ma adesso parliamo dei brani… dopo l’introduzione (“When You Pick An Apple From The Tree”) che ricorda una nenia, si passa subito a “Feelin’ Alive” dove emergono le sonorità progressive, evidenziate dalla voce di Cinzia Catalucci. Ebbene sì, un’altra band progressive con la voce femminile; dopo il bellissimo disco dei Quanah Parker, ci ritroviamo con un altro buon lavoro di progressive rock italiano con voce femminile. “Melissa” è più delicata, ed è cantata da Raffaele Spanetta, per poi passare a “Lady Viper”, caratterizzata dalla presenza di più voci… In armonia con la natura, consiglio l’ascolto di “Back To Earth”, lavoro interessante e (appunto) armonioso. Non c’è che dire: il 2015 mi sta regalando ottimi dischi progressive rock, tutti made in Italy!
Voto: 7,5/10
Giovanni Clemente

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www.oldrockcityorchestra.com


:: Old Rock City Orchestra - Once Upon a Time - (M.P. & Records – 2012)

Old Rock City Orchestra e Once Upon a Time sono rispettivamente un monicker e un titolo che denotano una certa nostalgia per il vecchio rock di una volta. Gli Old Rock City Orchestra nascono nel 2009 e scelgono gli anni sessanta-settanta come propria epoca di elezione. Psichedelia, blues e folk rock americano, sono le fondamenta su cui si regge il sound del quartetto (Cinzia Catalucci - Lead vocals/keyboards/percussion, Raffaele Spanetta - Guitars/synthesizers/vocals, Giacomo Cocchiara - Bass/acoustic guitar/backing vocals e Mike Capriolo - Drums/percussion/synthesizer/acoustic bass/backing vocals). Per descrivere il loro sound, il primo nome che viene in mente è quello dei Jefferson Airplane: credo che la band non voglia neanche mascherare il proprio amore per il gruppo che fu di Grace Slick. Però la prima sostanziale differenza la si trova nel confronto delle due voci: quella dell’americana è d’estrazione folk, mentre quella dell’italiana, per quel che mi pare di capire, ha radici che affondano nel jazz. Inoltre, rispetto alla psichedelica classica, quella di scuola americana, i nostri hanno un approccio maggiormente progressive, il che rende i brani poco scontati e più vari, anche se non manca una certa immediatezza. Un album maturo e pieno di passione, lontano dalle mode e capace di donare agli amanti di un certo rock emozioni intense, senza necessariamente doversi sporcare le dita con la polvere depositata sui vecchi vinili. Lunga vita al rock and roll!
Voto: 7,5/10
g.f.cassatella

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www.facebook.com/oldrockcityorchestra
www.gtmusic.it/news_dalle_distribuite1.htm


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