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Scoperta un'altra Terra: ma viverci è impossibile

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mariaanna
view post Posted on 7/3/2010, 12:09     +1   -1




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NEW YORK (18 dicembre) -

È una “Super-Terra”, distante 42 anni luce da casa nostra. In termini astronomici il nuovo pianeta scoperto dal Centro di Astrofisica dell’Università di Harvard sarebbe dietro l’angolo, incuneato nella costellazione di Ofiuco.

Ma in realtà dista quasi 400 milioni di miliardi di chilometri. L’astro, battezzato GJ-1214b, è uno dei rari casi di pianeta “simile” al nostro. Ma la parola “simile” non deve illuderci. Non dobbiamo immaginare un’altra bella Terra, blu, verde e bianca, che galleggia elegante nello spazio: GJ è piuttosto una specie di sauna buia e calda, avvolta in un’atmosfera spessa oltre duecento chilometri composta di elio e idrogeno. Se anche un’astronave potesse mai arrivarci, una volta attraversata la coltre atmosferica, si troverebbe avvolta nel buio, e finirebbe a mollo nell’acqua calda. La temperatura sulla superficie di GJ si aggira infatti fra i 130 e i 200 gradi centigradi.

Aver trovato un pianeta con acqua sulla superficie e un cuore composto probabilmente di ferro e nichel è comunque un immenso passo avanti rispetto ai circa 400 pianeti extrasolari che gli astronomi sono riusciti a identificare negli ultimi 15 anni. La stragrande maggioranza di questi altri astri sono gigantesche palle di gas, tipo il pianeta Giove del nostro sistema solare. GJ è invece una super-terra in quanto è più grande del nostro pianeta - la sua massa è circa sei volte quella della Terra - ma non è una palla gassosa, e non è nè eccessivamente freddo nè eccessivamente caldo: «Solo per un soffio non è un pianeta che possa ospitare la vita» ha constatato il professor David Charbonneau, che ha guidato la squadra che ha identificato GJ.

La scoperta è stata compiuta con apparecchiature non eccessivamente sofisticate,

e Charbonneau spera ora che con uno studio più approfondito con il telescopio Hubble sarà possibile trovare risposte a tutti i quesiti che il

nuovo pianeta ha portato a galla. I colleghi delle altre università hanno definito la scoperta «straordinaria»: «In genere - ha spiegato il

professor Geoffrey Marcy, dell’Università di Berkeley - quando si cercano pianeti che possano sostenere la vita, li vai a cercare lontano, intorno a stelle calde e grandi come il nostro sole. Invece Charbonneau e i suoi si sono concentrati su circa 2 mila piccole stelle più vicine alla Terra».

Molte altre squadre lavorano alla ricerca di pianeti di questo stesso genere, astri abbastanza simili alla Terra da permettere l’esistenza di qualche forma di vita. Nuove scoperte sono attese tra breve, grazie anche al nuovo telescopio Keplero, messo in orbita dalla Nasa lo scorso aprile: «Aspettate un paio d’anni, e vi lasceremo a bocca aperta» promette un altro astrofisico, il professor Alan Boss della Carnegie Institution.



FONTE:ilmessaggero.it


Edited by alida - 8/12/2019, 21:48
 
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view post Posted on 7/3/2010, 20:55     +1   -1

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Edited by alida - 8/12/2019, 21:48
 
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